Alterazioni cerebrali strutturali
nelle donne discriminate
ROBERTO
COLONNA
NOTE E NOTIZIE - Anno XX – 13 maggio
2023.
Testi
pubblicati sul sito www.brainmindlife.org della Società Nazionale di
Neuroscienze “Brain, Mind & Life - Italia” (BM&L-Italia). Oltre a notizie
o commenti relativi a fatti ed eventi rilevanti per la Società, la sezione
“note e notizie” presenta settimanalmente lavori neuroscientifici selezionati
fra quelli pubblicati o in corso di pubblicazione sulle maggiori riviste e il cui
argomento è oggetto di studio dei soci componenti lo staff dei recensori della Commissione
Scientifica della Società.
[Tipologia del testo: RECENSIONE]
La disuguaglianza di genere, che penalizza
socialmente il sesso femminile, è un problema presente diffusamente nel mondo,
ma nella maggior parte dei paesi in via di sviluppo è particolarmente grave e
difficile da combattere, perché radicata in concezioni non di rado condivise
dalle stesse donne. Studi sociologici hanno dimostrato che nei paesi in cui le
donne sono svantaggiate, il loro livello di istruzione, di successo sociale o
carriera accademica è più basso, inducendo alcuni a formulare l’ipotesi che,
almeno in parte, i minori risultati siano da attribuire a una reale
inferiorità, che potrebbe essere provata neurobiologicamente.
Numerosi ricercatori di tutto il mondo hanno aderito
a un progetto di ricerca che si è basato sul rovesciare il presupposto,
eleggendo a ipotesi di lavoro la tesi dell’importanza primaria dell’apprendimento
derivato dall’esperienza, nello sviluppo neuropsichico e nel mantenimento di un’ottimale
efficienza neuropsichica: nurture not nature come fattore decisivo. Secondo questa impostazione,
l’esperienza negativa vissuta dalle donne discriminate o sfavorite socialmente[1] costituisce
una noxa per il tessuto nervoso cerebrale o, quantomeno, un ostacolo ai
fattori di stimolo trofico, neurogenico, sinaptogenico
e gliogenico. La dimostrazione o la confutazione di
questa tesi ha comportato uno studio molto esteso di comparazione uomo/donna e di
confronto fra dati cerebrali strutturali tra realtà in cui vi è disuguaglianza
di genere e realtà in cui la disuguaglianza è virtualmente assente o
considerata irrilevante.
André Zugman e altri 81
ricercatori provenienti da istituti scientifici dei 5 continenti (USA,
Australia, Cile, India, Spagna, Brasile, Gran Bretagna, Giappone, Colombia, Germania,
Sud Africa, Argentina, Canada, Cina, Irlanda, Cuba, ecc.) hanno affrontato
questo problema mediante una meta-analisi di effetti casuali sulle differenze di
spessore della corteccia cerebrale e delle dimensioni in estensione
della superficie delle aree corticali tra uomini e donne, includendo
una meta-regressione in cui la disuguaglianza di genere del livello-paese agiva
come variabile esplicativa delle differenze osservate.
(Zugman A. et al., Country-level gender inequality is
associated with structural differences in the brains of women and men. Proceedings of the National Academy of Sciences USA – Epub ahead of print doi: 10.1073/pnas.2218782120, May 8, 2023).
La provenienza degli autori è la seguente: Section on Development and Affective Neuroscience (SDAN),
Emotion and Development Branch (E & D), National Institutes of Mental
Health, Bethesda, MD (USA); Department of Psychiatry, School of Medicine, Pontificia
Universidad Catolica de Chile, Santiago (Cile); Monash Biomedical Imaging, Monash University,
Melbourne, VIC (Australia); Department of Psychiatry, School of Medicine and
Health Sciences, Stellenbosch University, Cape Town (Sud Africa); PONS-Centre, Charité Mental Health, Dept of Psychiatry and Psychotherapy,
Charité Campus Mitte, Berlin (Germania); Department of
Psychiatry, Graduate School of Medicine, Kyoto University, Kyoto (Giappone); Department of Psychiatry, Federal University of Paranà (UFPR), Curitiba (Brasile);
Center of Neurosciences of Cuba, La Habana (Cuba); e altri
70 istituti.
Ben 139
campioni provenienti da 29 differenti paesi, per un totale di 7876 scansioni
MRI, sono stati studiati accuratamente. Lo spessore dell’emisfero destro, e
particolarmente la parte caudale del giro cingolato anteriore di destra, la
corteccia orbitofrontale mediale destra, la corteccia occipitale laterale di
sinistra, non presentavano alcuna differenza o, addirittura, in alcuni casi lo
spessore regionale della corteccia cerebrale delle donne era maggiore di quella
degli uomini, nel caso dei paesi con uguaglianza tra i sessi. Al contrario, nel
caso dei campioni provenienti da stati in cui le donne a causa della
discriminazione legata al sesso hanno una vita più dura e difficile, la loro corteccia
cerebrale risultava più sottile in tutte le aree più significative osservate, evidenziando
così un più basso numero di neuroni, sinapsi, strutture astrogliali e mieliniche
oligodendrocitiche.
Questo è
un primo importante dato neuroscientifico a sostegno della promozione culturale
e politica dell’uguaglianza tra i generi quale misura di tutela della salute
pubblica, oltre che rispetto di un diritto civile.
L’autore della nota ringrazia la dottoressa Isabella Floriani per la correzione della bozza e
invita alla lettura delle recensioni di argomento connesso che appaiono nella sezione “NOTE E NOTIZIE” del
sito (utilizzare il motore interno nella pagina “CERCA”).
Roberto Colonna
BM&L-13 maggio 2023
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16 gennaio 2003 con codice fiscale 94098840484, come organizzazione scientifica
e culturale non-profit.
[1] Sono inclusi paesi in cui le
donne, non solo sono in posizione subalterna, ma particolarmente nei ceti più
poveri sono letteralmente asservite all’uomo e costrette allo svolgimento di
tutte le mansioni più umili e faticose.